L’omofobia rappresenta uno dei principali, ma non l’unico, ‘nemico’ contro cui le persone appartenenti alla comunità LGBTQ devono lottare. Nonostante le lotte per i diritti civili, le manifestazioni,la diffusione de principi relativi alla sessualità nel tempo abbiano migliorato la condizione sociale delle persone omosessuali, trans e bisex, rimane, tuttora, una macchia ancora diffusa di persone omofobe. Persone che non accettano la diversità, sessuale, in questo caso. Sono molto i segnali per identificare una persona omofoba ed è nostra intenzione provare a isolarli e magari stampare dei depliant o delle piccole brochure per diffondere questo approfondimento, magari ai pride che vengono periodicamente organizzati in diverse città italiane. Intanto proviamo a vedere cosa si intende con la parola omofobia.
L’omofobia, secondo Wikipedia, è la paura e l’avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità, della bisessualità e della transessualità e quindi delle persone omosessuali, bisessuali e transessuali basata sul pregiudizio. L’Unione europea la considera analoga al razzismo, alla xenofobia, all’antisemitismo e al sessismo. Con il termine “omofobia” quindi si indica genericamente un insieme di sentimenti, pensieri e comportamenti avversi all’omosessualità o alle persone omosessuali.
L’omofobia non è inserita in alcuna classificazione clinica delle varie fobie; infatti, non compare né nel DSM né nella classificazione ICD; il termine, come nel caso della xenofobia, è solitamente utilizzato in un’accezione generica (riferita a comportamenti discriminatori) e non clinica.
Omofobia deriva dal greco ὁμός homòs (stesso, medesimo) e φόβος fòbos (paura). Letteralmente quindi significa “paura dello stesso”, tuttavia il termine “omo” è qui usato come abbreviazione di “omosessuale”, mentre il termine “fobia” perde il suo significato clinico, relativo ad un concetto di paura, indicando piuttosto una generica avversione. Il termine è un neologismo coniato dallo psicologo clinico George Weinberg nel suo libro Society and the Healthy Homosexual (La società e l’omosessuale sano), pubblicato nel 1971.
Un termine precursore è stato omoerotofobia, coniato dal dottor Wainwright Churchill nel libro “Homosexual behavior among males” (Il comportamento omosessuale tra maschi), pubblicato nel 1967.